E’ stato bocciato durante dalla Commissione Bilancio il nostro emendamento all’Assestamento di Bilancio. Il PD chiedeva che, a decorrere dall’esercizio del 2020, per le start up innovative che nascono o si insediano in Piemonte non si applicasse l’Irap per 5 anni. Il centrodestra, per puro calcolo, continuando la politica vuota degli slogan, ha deciso di rinviare di un anno lo sconto fiscale, in attesa dell’approvazione del disegno di legge stabilità 2020. Questa bocciatura è l’ennesima opportunità tolta ai giovani.
La storia
Durante la scorsa legislatura la Giunta Chiamparino aveva sostenuto con stanziamenti importanti la creazione di imprese nei settori ad alta intensità di ricerca e conoscenza. La caratteristica principale era l’elevato contenuto tecnologico nei settori manifatturiero, digitale, della cultura e del turismo. Le nostre iniziative avevavo avuto un ruolo importante nella filiera che porta dalla ricerca alla formazione di start up innovative, spin off della ricerca pubblica. Avevo in prima persona promosso leggi e iniziative a favore delle start up innovative, confrontandomi con il mondo degli univeristari, degli incubatori e imprenditoriale.
Oggi
Prevedere che le start up innovative di nuova formazione, o che decidono di trasferirsi sul territorio piemontese, possano essere aiutate fin da subito attraverso sgravi fiscali avrebbe proseguito quell’attenzione dimostrata negli anni scorsi dal centrosinistra. Queste realtà che investono su ricerca e innovazione rappresentano e creano il lavoro del futuro. Il Piemonte ha, con questa bocciatura, perso un’occasione. Un conto sono gli annunci della maggioranza. Un conto è la realtà. E nella realtà il nostro emendamento a favore delle start up è stato bocciato. Una scelta politica che non capisco e che non giova al Piemonte e ai giovani.